21 dicembre 2012

A proposito di Putin (XLVI)

Suren Gazarjan: per il "palazzo di Putin" rischio una vera detenzione

20 dicembre 2012, 01.57


L'attivista della "Guardia Ecologica del Caucaso del Nord " Suren Gazarjan teme una sentenza di condanna per il caso dell'incidente presso il "palazzo di Putin". In questo caso, a suo dire, rischia una vera detenzione, in quanto ha già una condanna con la condizionale per il danneggiamento della recinzione della "dacia di Tkačëv".

Come ha riferito "Kavkazskij uzel", il 15 dicembre Suren Gazarjan ha riferito di essere stato dichiarato ricercato a livello federale su richiesta di un inquirente di Gelendžik [1]. Come fondamento per la richiesta dell'inquirente è servito un procedimento penale aperto nei confronti dell'ecologista.
Alla fine di agosto nei confronti di Suren Gazarjan fu aperto un procedimento penale per una sospetta minaccia di omicidio che sarebbe stata espressa da questi contro un guardiano della "dacia di Putin". Nella disposizione della sezione del Ministero degli Interni di Gelendžik, una copia della quale Gazarjan ha posto nel suo microblog su Twitter è detto che la sera del 2 agosto sarebbe stato presso la Molokanova Ščel' [2] del villaggio di Praskoveevka [3] e avrebbe minacciato un guardiano di cognome Pirogov.

Il 18 dicembre Suren Gazarjan nel suo blog su LiveJournal ha raccontato dettagliatamente le circostanze dell'incidente che è stato causa dell'apertura di un nuovo procedimento penale e ha dichiarato che si rifiuta "di passare attraverso questa umiliazione insensata".

"Ho sollevato una pietra dalla strada e ho chiesto a Pirogov di tenersi a tre metri di distanza"

Secondo l'ecologista, il 2 agosto questi con i suoi colleghi cercò di esaminare un luogo di costruziuone illegale, secondo gli ecologisti, di un molo per gli yacht accanto al "palazzo di Putin" a Praskoveevka.

"Quando ci avvicinammo al muro di pietra che circonda il palazzo, chiesi ai ragazzi di farsi da parte e andai per strada per fotografare la costruzione illegale in primo piano. Andai per 50 metri in tutto, quando da dietro su un ciclomotore mi superò la futura parte lesa – il guardiano Denis Pirogov, al cui fianco pendeva un manganello di gomm", – ha scritto Suren Gazarjan nel suo post del 18 dicembre su LiveJournal "Ricercato a livello federale per una passeggiata sulla spiaggia di Putin".

Il guardiano Pirogov ricevette l'ordine di arrestare immediatamente l'ecologista e portarlo al KPP [4], afferma Suren Gazarjan. Tra l'altro, secondo l'ecologista, questi spiegò al guardiano che stava andando per una strada di uso comune e che non c'era alcun fondamento per l'arresto.

"Nel frattempo da un lato del palazzo si mossero in aiuto altri due guardiani. Dopo averli visti Pirogov, fattosi coraggioso mi attaccò e cercò di togliermi il telefono. Alla mia richiesta di mostrarmi i suoi documenti sogghignò soltanto, girandomi in silenzio una mano. Non amo quando queste persone mi toccano con le mani. Perciò mi strappai via, feci un passo indietro, sollevai una pietra dalla strada e chiesi a Pirogov di tenersi a tre metri di distanza. Pirogov mi venne dietro e non mi afferrò più con le mani", – ha raccontato nel suo blog Gazarjan.

L'attivista della "Guardia Ecologica del Caucaso del Nord" afferma che a Denis Pirogov si unirono altri due guardiani, che gli proposero di parlare con una persona di nome Tachir.

Questo cittadino, secondo la dichiarazione di Gazarjan, l'11 febbraio 2011 guidò l'arresto presso il "palazzo di Putin" di tre attivisti della "Guardia Ecologica" e della corrispondente del giornale "Sobesednik" [5] Rimma Achmirova (la corrispondente del settimanale si era diretta nel territorio di Krasnodar [6] per chiarire a chi precisamente appartenesse la villa – nota di "Kavkazskij uzel").

Il complesso a Praskoveevka ottenne una scandalosa notorietà alla fine del 2010, quando l'uomo d'affari Sergej Kolesnikov scrisse una lettera aperta sul fatto che sulle rive del Mar Nero si costruiva per il primo ministro una villa del valore di un miliardo di dollari. L'addetto stampa del primo ministro Dmitrij Peskov dichiarò che Putin non aveva mai avuto a che fare con questa costruzione. All'inizio di marzo 2011 fu diffusa la notizia che l'uomo d'affari Aleksandr Ponomarenko aveva acquistato il complesso.

Come scrive Suren Gazarjan, rifiutò la conversazione e l'invito a passare dal "palazzo di Putin" e "se ne andò tranquillamente per la riva".

"Quando il giorno seguente cercammo di nuovo di passare per la riva per giungere al futuro molo, ci aspettavano già sette guardiani. Quando il 26 agosto mi arrestarono a Gelendžik e durante l'interrogatorio consegnarono la disposizione per l'apertura del procedimento, si chiarì che su Pirogov era stata compiuta un'"azione psicologica di intimidazione", tra l'altro si rese conto di ciò sei giorni dopo il nostro incontro", – ha portato avanti il suo punto di vista Suren Gazarjan.

La polizia si è rifiutata di aprire un procedimento nei confronti dei guardiani

Nel suo post del 18 dicembre Suren Gazarjan ha pubblicato una copia della disposizione sull'apertura di un procedimento penale nei suoi confronti. Nel documento del 26 agosto si fa notare che il procedimento penale è stato aperto ai sensi del c. 1 dell'art. 119 del Codice Penale della Federazione Russa su denuncia del guardiano Denis Pirogov.

Anche nella disposizione si dice che Suren Gazarjan avrebbe compiuto sul guardiano Denis Pirogov un'"azione psicologica di intimidazione", tra l'altro "agitando una pietra su di lui".

"Testimoni dell'"intimidazione" sarebbero stati Degtjarëv (il guardiano Oleg Degtjarëv, che si sarebbe avvicinato a Denis Pirogov dopo l'incidente sulla spiaggia – nota di "Kavkazskij uzel") e il guardiano grasso che fin all'inizio disse che "più di una volta avevo agitato una pietra", ma poi nel corso delle indagini rese una disposizione dicendo che avrei anche "lanciato pietre". Il 2 settembre ci rivolgemmo alla polizia e alla procura con la richiesta di svolgere una verifica della legalità delle azioni dei guardiani, allegando una videoregistrazione degli avvenimenti del 3 agosto. Nelle denunce era indicato che il 2 agosto Pirogov mi aveva attaccato sulla strada di uso comune "Praskoveevka-Molokanova Ščel'", peraltro costruita dalla Specstroj [7] con fondi pubblici", – ha scritto nel suo LiveJournal Gazarjan.

A quanto afferma, all'inizio di ottobre l'inquirente della commissione inquirente dello SK [8] della Federazione Russa German Gordeev ha interrogato cinque testimoni della difesa, quattro dei quali avevano visto come l'ecologista fosse stato attaccato dal guardiano e confermarono che non c'era stata alcuna minaccia di omicidio nei confronti di Pirogov.

"Il 22 ottobre mi elessero al Consiglio di Coordinamento dell'opposizione e la mattina del 23 l'inquirente mi convocò per un interrogatorio in qualità di imputato. Prima di ciò avevo ricevuto dalla polizia di Gelendžik il rifiuto di aprire un procedimento nei confronti dei guardiani. Un rifiuto basato non sulle nostre denunce, ma sui materiali che aveva indirizzato alla polizia lo stesso inquirente sulla base degli interrogatori dei testimoni", – ha riferito Suren Gazarjan.

Nel suo blog questi ha pubblicato la disposizione sul rifiuto di aprire un procedimento penale firmata dal maggiore di polizia della città di Gelendžik D.V. Svečnik. Nelle azioni dei guardiani Pirogov e Degtjarëv mancherebbero indizi di reato e lo stesso incidente dovrebbe essere esaminato in tribunale nell'ambito della giurisprudenza civile, si nota nel documento.

"Non di meno, Svečnik ha dato una risposta formale e di più non si richiedeva da lui", – ha scritto nel suo LiveJournal Suren Gazarjan.

"Mi rifiuto di passare di nuovo attraverso questa umiliazione insensata"

Era in programma di formulare l'accusa contro l'ecologista Suren Gazarjan secondo il procedimento penale per sospetto di minaccia di omicidio già all'inizio di novembre. Tuttavia finora non era stata comunque formulata.

In precedenza l'inquirente German Gordeev in un'intervista a un corrispondente di "Kavkazskij uzel" aveva dichiarato che per aprire un procedimento penale e formulare un'accusa contro Gazarjan c'erano basi sufficienti. L'inquirente si rifiutò di fare altri commenti, riferendosi alle indagini ancora in corso su questo incidente.

"L'inquirente German Gordeev di Gelendžik già all'inizio di novembre mi inviò un telegramma a un indirizzo in cui non abito. Mi invitava a diventare un imputato il 13 novembre. Mia moglie ricevette poi il telegramma alla posta. Il 13 novembre questi mi telefonò e mi chiese quando sarei giunto a Gelendžik. Risposi onestamente che non avevo ricevuto il telegramma e che perciò non sarei giunto. Non desidero essere un imputato", – ha commentato a sua volta nel suo blog le azioni dell'inquirente Suren Gazarjan.

L'ecologista afferma che la sua persecuzione penale si compie "su convincente richiesta del governatore Tkačëv" e "con il tacito assenso dell'amministrazione presidenziale".

Tra l'altro ha ricordato che ha già una condanna con la condizionale per un altro procedimento penale.

Il 20 giugno 2012 il tribunale distrettuale di Tuapse [9] condanno Suren Gazarjan a tre anni di reclusione con la condizionale per il danneggiamento della recinzione intorno alla cosiddetta "dacia del governatore del territorio di Krasnodar Aleksandr Tkačëv".

"Mi hanno giudicato molte volte presso il giudice conciliatore e non dubito che il giudice garantirà con piacere l'incriminazione emendata e siglata con amore dal procuratore. Il giudice considererà non meritevoli di fiducia le deposizioni dei testimoni della difesa – infatti sono miei amici e conoscenti e i guardiani sono persone non interessate. Aggiungerà sei modesti mesi ai tre anni con la condizionale, che in seguito alla recidività diventeranno reali", – ha scritto Suren Gazarjan nel suo blog, dichiarando che si rifiuta di "passare di nuovo attraverso questa umiliazione insensata".

Gazarjan afferma anche che al suo avvocato hanno rifiutato di dare la disposizione sullo status di ricercato solo perché alla direzione inquirente dello SK di Gelendžik non si è trovata una persona pronta a firmare una copia del documento.

"Spero tanto che non ci siano pressioni sui membri della mia famiglia, ma dal nostro potere ci si può aspettare qualsiasi bassezza. Finora tutto si limita a collqui di profilassi e tentativi di chiarire dove mi trovo", – cita Suren Gazarjan "Kasparov.ru" [10].

Le organizzazioni ecologiste chiedono di far cessare la persecuzione di Gazarjan

Alla situazione hanno già rivolto l'attenzione alcune organizzazioni internazionali, in primo luogo quelle ecologiste.

"La persecuzione penale di Suren Gazarjan è un esempio della stridente illegalità coperta purtroppo da alti ufficiali delle forze dell'ordine e da tribunali. Chiediamo di far cessare il secondo procedimento penale nei confronti di Suren Gazarjan e di indirizzare a un riesame in ordine di ispezione la decisione sul primo procedimento", – si dice nella dichiarazione congiunta di "Greenpeace Russia", "WWF Russia" e del centro per la difesa della natura selvaggia pubblicato sul sito di "WWF Russia".

Al momento presente Suren Gazarjan attende un'informazione ufficiale sulla formulazione dell'accusa.

"Contro Gazarjan le autorità locali e federali non si stancano di inventare un'accusa dopo l'altra. Non mi stupirò se accuseranno Suren di rubare acqua dal Mar Nero con dei secchi. Noterò che Suren Gazarjan è un membro eletto del Consiglio di Coordinamento dell'opposizione. Ecco che oggi il potere cerca questi "criminali"", – fa notare nel suo post "Suren Gazarjan è stato dichiarato ricercato a livello federale" il giornalista, scrittore e blogger Oleg Kozyrëv.

"Kavkazskij uzel" finora non dispone di commenti degli organi inquirenti e di Denis Pirogov riguardo alle ultime dichiarazioni di Suren Gazarjan sulla sua persecuzione penale illegale.

Nota della redazione: vedi anche le notizie "Gli abitanti del Sud della Russia hanno preso parte alle elezioni del KS dell'opposizione", "Aleksej Mandrigelja [11], arrestato durante i "funerali delle elezioni oneste" a Krasnodar, è stato rilasciato", "A Krasnodar alle azioni post-elettorali "Russia Unita" ha annunciato la vittoria e i "Comunisti di Russia" [12] "hanno sepolto" il KPRF [13]".
"Kavkazskij uzel", http://www.kavkaz-uzel.ru/articles/217521/ (traduzione e note di Matteo Mazzoni)

[1] Città russa sul Mar Nero.

[2] "Gola dei Molokane", setta scismatica della chiesa ortodossa russa che aveva là una sua comunità.

[3] Villaggio nei pressi di Gelendžik.

[4] Kontrol'no-Propusknoj Punkt (Punto di Controllo e di Transito).

[5] "Interlocutore".

[6] Città della Russia meridionale.

[7] Ufficialmente Federal'noe Agentstvo Special'nogo Stroitel'stva (Agenzia Federale per le Costruzioni Speciali).

[8] Sledstvennyj Komitet (Comitato Inquirente).

[9] Città russa sul Mar Nero.

[10] Sito dello scacchista e oppositore di Putin Garri Kimovič Kasparov.

[11] Candidato alle elezioni parlamentari del partito di orientamento liberale "Jabloko" ("Mela" – dalle iniziali dei cognomi dei fondatori Grigorij Alekseevič Javlinskij, Jurij Jur'evič Boldyrev e Vladimir Petrovič Lukin).

[12] Lista comunista alternativa al KPRF (vedi nota successiva).

[13] Kommunističeskaja Partija Rossijskoj Federacii (Partito Comunista della Federazione Russa).
 
 
 

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