05 febbraio 2012

A proposito di Putin (XXXIII)

Non è lusso, ma un mezzo di sopravvivenza

Putin e la sua cerchia non difendono un potere astratto, ma il loro stile di vita, che non ha analoghi al mondo

02.02.2012


Alla fine ci si poteva avvicinare al banchetto.

Sollevarono boccali e bicchierini. Nel menu, pensato fin nei dettagli, non c'era lo champagne. Agli uomini comprarono la vodka "Carskaja" [1] e un cognac con il nome giusto, "Rossija" [2], le dame potevano scegliere tra "Santa Maria Morelliono [3] di Scansano" (rosso secco) e "Chablis. Jean-Marc Brocard" (bianco secco). Come antipasto: caviale di salmone siberiano servito sul ghiaccio, roulade naturale di beluga con grani di senape e papavero, mousse al forno di lucioperca con salmone affumicato e spinaci, terrina di salmone con pistacchi verdi. E ancora – carne di cervo fredda con bacche di ginepro, insalata di calamari, specialità affumicate italiane, lingua con gelatina d'ambra, roulade di filetto di pollo con polpa di granchio dell'Estremo Oriente, galantina di fagiano con more di bosco. Abbiamo dimenticato ancora qualcosa, ma per fortuna nessuno ci ha fatto caso.

Tanto più che ci si poteva rifare con i piatti caldi: con il pasticcio di trota abbrustolito, i frutti di mare e la salsa di caviale, con i medaglioni di capriolo con fettine di mele cotte e salsa di bacche…

Perfino il brindisi era maturato: bene che mangeremo così non solo oggi, ma ogni giorno per i prossimi sei o meglio dodici anni!

…Il menu del banchetto per l'insediamento del presidente russo il 7 maggio 2012 non è inventato. La "Novaja gazeta" l'ha scoperto sul sito degli acquisti di Stato già a novembre dello scorso anno, quando la questione sul festeggiato si considerava chiusa. Ora da noi è comparsa una debole speranza che lo scenario possa essere un altro, ma quelli che già si vedono tra i partecipanti al banchetto sono pronti a tutto per ritrovarsi là davvero.

Hanno una motivazione molto forte e questa non sta sul piano dello scontro di ideologemi, questi non difendono valori, ma il proprio stile di vita, che praticamente non ha analoghi a livello mondiale e può essere conservato solo nell'ambito della costruzione politica esistente.

Quali mai "giacche ovattate" contro i "visoni" qui! Per chi costruisce la fortuna sui flussi di finanze pubbliche la stuoia sotto i piedi costa più cara di qualsiasi pelliccia di visone. Non è un'iperbole giornalistica. Abbiamo raccontato della stuoia acquistata a spese del budget di San Pietroburgo al prezzo di 541.080 rubli [4] – e chi l'ha comprata non ha litigato con noi.

Putin in tutti questi anni certamente ha faticato, ma non sulle galere. Più di una volta abbiamo raccontato del misterioso megayacht "Olimpija", che periodicamente getta l'ancora nella zona di Soči (vedi n. 44 del 2005). L'imbarcazione è chiamata lo "yacht di Putin", che sarebbe stato regalato da Roman Abramovič o dal suo partner d'affari Evgenij Švidler. Tra l'altro, come ha appurato la "Novaja gazeta" nel 2005 come proprietarie dell'"Olimpija" figuravano due compagnie offshore delle Isole Vergini Britanniche e come manager dell'imbarcazione appariva una offshore caraibica con radici russe: la "Unicom Management Services" era "figlia" carnale della Sovkomflot [5] statale, il cui consiglio di amministrazione a quel tempo era capeggiato dal vice-premier Igor' Šuvalov.

Peraltro poco tempo fa raccontammo di interessanti affari finanziari, in conseguenza dei quali nelle offshore si trovano milioni di dollari, con cui si possono comprare natanti d'elite. I colleghi della rivista americana "Baron’s" chiarirono che nel 2003 sul conto della "Sevenkey Limited" della Bahamas (il cui beneficiario, secondo le informazioni di quella rivista, era Igor' Šuvalov) giunsero 50 milioni di $ dal conto della "Unicast Technologies Corp." delle Isole Vergini Britanniche e questi sarebbero stati soldi di Evgenij Švidler. Presto questi furono prestati alla compagnia "Galagher Holdings", che apparteneva ad Ališer Usmanov [6]. Il prestito in seguito fu restituito e con un solido profitto di 69 milioni di $. Secondo le informazioni di "Baron’s", dal 2008 la Sevenkey non è già più controllata da Šuvalov, ma dalla sua consorte Ol'ga. Parte dei soldi dei conti della compagnia sono stati spesi per l'acquisto di yacht e immobili d'elite in Europa e a Dubai.

Tra l'altro non sempre agli uomini d'affari vicini allo Stato tocca inventare schemi astuti del genere per possedere cose belle e molto care. Ecco, per esempio, che Roman Abramovič ha venduto del tutto legalmente la Sibneft' [7] alla Gazprom per 13 miliardi di $. E adesso, come ha raccontato la "Novaja gazeta", oltre al famigerato club calcistico Chelsea e a ville nel quartiere omonimo di Londra:

– un aereo Boeing 767 registrato ad Aruba (isola nel Mar dei Caraibi, territorio d'oltremare olandese)

– 3 miliardi 52 milioni 400 mila rubli [8];

– un aereo Boeing 737 Business Jet pure registrato ad Aruba - 1 miliardo 885 milioni 200 mila rubli [9];

– un aereo DC-10, calcolato nell'uso comune per 220 passeggeri;

– elicotteri di varie marche e configurazioni per il costo complessivo pari a 1,5 miliardi di rubli [10];

– lo yacht Sussurro, 50 metri, bandiera delle Isole Cayman - 1 miliardo 438 milioni 150 mila rubli [11];

– il megayacht Ecstasea, 86 metri, porto di registrazione Hamilton, isole Bermuda – 3 miliardi 610 milioni 50 mila rubli [12];

– il megayacht Pelorus, 115 metri, porto di registrazione Hamilton, isole Bermuda - 4 miliardi 109 milioni di rubli [13];

– il megayacht Luna, 115 metri, nuovo acquisto del 2010, porto di registrazione Hamilton, isole Bermuda - 5 miliardi 419 milioni 950 mila rubli [14] (varato e trasmesso al proprietario poco prima della sua entrata in possesso dello yacht Eclipse);

– il megayacht Eclipse, 170 metri, di cui è entrato in possesso nel dicembre 2010 – 17 miliardi 610 milioni di rubli [15];

– sottomarini di produzione americana della lunghezza di 36 e 20 metri, del costo complessivo di 754 milioni 80 mila rubli [16];

– una collezione di automobili di lusso (Bentley, Jaguar, una Rolls-Royce fatta su ordinazione, una Ferrari FXX da corsa e altre) del valore complessivo di oltre 2 miliardi di rubli [17].

Ecco così che ad Abramovič tutto questo appartiene legalmente e nessuno gli toglierà tutti questi giocattoli, anche se in Russia cambiasse il potere. Ma ecco che Putin, che si sposta in vari ambienti su mezzi di trasporto inaccessibili anche agli oligarchi, sarà privato di questa possibilità nel caso che non finisse al Cremlino. Ma là non si tratta di mezzi di spostamento, che, com'è noto, non sono un lusso. Non avrebbe neanche dove vivere come si deve e dove andare in vacanza.

Infatti neanche la persona più ricca dispone di possibilità che gli permettono di costruirsi una residenza nell'angolino di patria che più gli piace e tantomeno di costruire una strada per essa e disporre sul perimetro i collaboratori dello FSO [18]. Nel frattempo abbiamo raccontato della residenza sugli Altai, in cui si sono imbattuti per caso i colleghi di "Avtorevju" [19] (anche questo è un paradosso – il paese è grande, ma da Putin non c'è dove nascondersi).

La residenza stessa è abbastanza modesta. Ma per l'equipaggiamento di uno svincolo di autostrada (secondo i documenti procede come un incrocio prolungato) sono stati spesi 4 miliardi di rubli [20] del budget federale. Anche se per questa strada possono andare solo quelli che oltrepassano la sbarra sorvegliata dallo FSO.

A titolo informativo. L'elenco delle residenze a cui i mezzi di informazione di massa e gli esperti hanno legato il nome di Vladimir Putin:

Le residenze ufficiali del premier confermate dall'amministrazione degli affari presidenziali:

– "Novo-Ogarëvo" nei dintorni di Mosca;

– "Riviera" a Soči.

Luoghi di vacanza delle più alte cariche dello Stato, di cui il premier si può servire per necessità e per scelta:

– dacia di Stato a Barvicha, regione di Mosca;

– residenza "Rus'" [21] nella regione di Tver' [22] (territorio della riserva di caccia di Zavidovo);

– palazzo di Costantino [23] a Strel'na, regione di Leningrado [24];

– "Bočarov Ručej" [25] presso Soči (residenza estiva);

– dacia governativa "Šujskaja Čupa" in Carelia [26];

– residenza "Užin" [27] a 20 km dalla città di Valdaj, regione di Novgorod [28];

– casa di cura "Volžskij utës" [29] sulle rive del bacino di Kujbyšev [30];

– centro turistico "Tantal" [31] sulle rive del Volga a 40 km da Saratov [32];

– residenza "Sosny" [33] sulle rive dello Enisej, non lontano da Krasnojarsk [34];

– residenza "Angarskie chutora" [35] a 47 km da Irkutsk [36];

– residenza nella città termale di Pionerskij, regione di Kaliningrad [37];

– complesso per lo sci alpino a Lunnaja Poljana, Adighezia. Il luogo è sui pendii occidentali del monte Fišt [38];

– sull'isola Russkij (Territorio del Litorale [39], consegna – 2012).

Luoghi illustrati sui mezzi di comunicazione di massa nel contesto del nome del premier:

– palazzo per Vladimir Putin nella zona del villaggio di Praskoveevka presso Gelendžik, costa del Mar Nero.

Tra l'altro Julija Latynina afferma che Putin ha 26 palazzi e nessuno finora ha respinto le sue affermazioni.

Il fatto qui non sta nella quantità, né nella nomenclatura, ma è una questione di principio. Tutte queste residenze sono di Stato o registrate a compagnie statali (in parte, forse, a off-shore). Cioè nessuna di queste sarà accessibile a Putin se non sarà la più alta carica dello Stato (di fatto, comunque si chiami formalmente la carica).

Forse il premier ha anche qualche proprietà off-shore, ma non ci vede milionario in esilio a Londra: uno scenario "berezovskiano" è tanto inaccettabile quanto uno "libico".

E' per noi che la sua uscita è il simbolo del cambiamento in meglio. Ma per lui è la fine. E resisterà fino alla fine.

Aleksej Poluchin, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/politics/50783.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)

[1] "Dello Zar", vodka di altissima qualità.

[2] Russia.

[3] Sic.

[4] Circa 13.600 euro.

[5] SOVremennyj KOMmerčeskij FLOT (Flotta Commerciale Moderna).

[6] Ališer Burchanovič Usmanov, oligarca russo di origine uzbeka.

[7] "Siberia-Petrolio", compagnia petrolifera (sorta di abbreviazione di Sibirskaja Neftjanaja Kompanija "Compagnia Petrolifera Siberiana").

[8] Circa 77 milioni di euro.

[9] Circa 47,5 milioni di euro.

[10] Circa 37,8 milioni di euro.

[11] Circa 36,2 milioni di euro.

[12] Circa 91 milioni di euro.

[13] Circa 103,6 milioni di euro.

[14] Circa 136,6 milioni di euro.

[15] Circa 444 milioni di euro.

[16] Circa 19 milioni di euro.

[17] Circa 50,4 milioni di euro.

[18] Federal'naja Služba Ochrany (Servizio di Protezione Federale), la guardia delle più alte cariche dello stato russo.

[19] Rivista automobilistica.

[20] Circa 100,8 milioni di euro.

[21] Antico nome della Russia (l'attuale Rossija è di influenza greca e compare nel XVIII secolo).

[22] Città della Russia centro-settentrionale.

[23] Palazzo del granduca Konstantin Romanov, fratello degli zar Alessandro I e Nicola I.

[24] La regione di San Pietroburgo è tuttora chiamata "regione di Leningrado".

[25] Qualcosa come "Ruscello del Bottaio".

[26] Regione della Russia settentrionale.

[27] "Cena".

[28] Città della Russia settentrionale.

[29] "Roccia del Volga".

[30] Per meglio dire, il bacino di Samara (città della Russia meridionale intitolata in epoca sovietica al politico Valerian Vladimirovič Kujbyšev).

[31] Tantalo.

[32] Città della Russia meridionale.

[33] "I Pini".

[34] Città della Siberia centrale.

[35] "Cascinali dell'Angara". L'Angara è un fiume siberiano.

[36] Città della Siberia meridionale.

[37] Città della Prussia orientale, a capo di un'enclave russa tra Polonia e Lituania.

[38] Rilievo della parte meridionale dell'Adighezia. Lunnaja Poljana significa "Campo della Luna".

[39] Territorio della riva pacifica della Russia asiatica. Russkij significa "russo" (il termine russo per "isola" è di genere maschile).


http://matteobloggato.blogspot.com/2012/02/putin-e-le-irrinuncabili-ricchezze.html

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