23 maggio 2011

A proposito di Putin (XXIII)

Vita di san Pavka




Negli ultimi giorni ho la netta impressione che la cerchia di Vladimir Putin e i tecnologi della politica del “Fronte Popolare di Russia Unita” [1] nascondano intenzionalmente al leader nazionale dei fenomeni significativi che si osservano nella società russa da non molto tempo. Inoltre sono convinto che questi li nascondano per timore di perdere il vantaggioso lavoro per la stesura del programma dello stesso “Fonte popolare”.

Fra l'altro, allo stesso tempo, mentre numerosi estensori del futuro programma con aria da profondi pensatori degna dei saggi di Laputa [2] discutono del senso dei termini “approfondire”, “accelerare”, “allargare”, “rafforzare” e perfino “innalzare”, nel fitto del popolo già vive e vince una dottrina originatasi spontaneamente, capace di unire e condurre dietro a se tutti i russi. Ad esclusione, si capisce, di poco numerosi amanti di “rivolgimenti ed esperimenti non meditati, confuse a volte con un ingiustificato liberalismo” [3].

Forse avete già indovinato che si tratta del gruppo religioso creato nella regione di Nižnij Novgorod [4], i cui membri venerano Vladimir Putin, ritenendolo la reincarnazione dell'apostolo Paolo, le cui reliquie, peraltro, furono ritrovate quasi due anni fa nella basilica romana di San Paolo fuori le mura [5]. La fondatrice di questo movimento, madre Fotin'ja (al secolo Svetlana) ritiene che la vita del leader nazionale ricordi molto la biografia del tredicesimo apostolo. A suo dire, Paolo fu inizialmente capo militare e feroce persecutore dei cristiani, ma poi prese a predicare il Vangelo. “Anche Putin, durante il proprio servizio nel KGB, si occupò di affari non del tutto giusti, – dice. – Ma quando diventò presidente, su di lui scese lo Spirito Santo e questi, come l'apostolo, cominciò a guidare con saggezza il proprio gregge. Ora gli è pesante, ma compie l'impresa apostolica”.

Certo, una tale valutazione della sua attività di cekista [6] potrebbe disgustare interiormente Vladimir Vladimirovič. Ma, si pensa, a causa di questa difficilmente avrebbe osato disobbedire allo Spirito Santo e rifiutare la guida del gregge a lui affidato. Tanto più che la dottrina della piccola madre Fotin'ja contiene in se elementi che devono attenuare la nostalgia di san Paolo reincarnato per i tempi che hanno preceduto “la maggiore catastrofe geopolitica del ХХ secolo” [7]. E' sufficiente ricordare che gli adepti di questo movimento invece dei salmi cantino la canzone sovietica “Pust' vsegda budet solnce” [8]. Peraltro non dimenticheremo anche che l'immagine di san Paolo corrisponde armonicamente all'immagine di Pavka Korčagin [9], che André Gide, come si ricorda, chiamò a suo tempo “il Cristo sovietico”.

Infondate risultano anche i possibili timori riguardo al fatto che tale programma non si assocerà a “Russia Unita”, anche per la popolarizzazione della quale è stato creato il “Fronte Popolare”. Al contrario, il legame morale tra il movimento dell'apostolo Paolo e il partito del potere si manifesta delicatamente nel fatto che la piccola madre Fotin'ja a suo tempo è stata in carcere un anno e mezzo per frode.

Ma la cosa più importante sta nel fatto che il leader nazionale, sottomettendosi evidentemente alla grazia discesa su di lui, già da tempo è entrato nell'immagine del santo asceta. A lui si stringono tutti i viventi – dalle semplici tessitrici a tigri e serpenti e dai maestri delle arti a balene e pantere e il suo torso nudo si associa non tanto ai risultati del judo, quanto ai torsi dei santi martiri delle crestomazie.

E infine sul carattere di massa dell'appoggio popolare. Il “Fronte Popolare panrusso” davanti ai nostri occhi si trasforma in una qualche unione della nomenklatura. Ed ecco che al movimento di san Paolo reincarnato aderiscono spontaneamente sostenitori sempre nuovi da tutto il paese. A quanto testimoniano gli abitanti della sua città, dalla piccola madre Fotin'ja la gente pullula, cosicché capita che tutta la strada sia piena di macchine – tutte auto straniere e con targhe di varie regioni.

Non discuterò – quelli che viaggiano su auto straniere non sono ancora tutta la Russia. Ma cosa sarà ancore quando dalla piccola madre Fotin'ja si affolleranno i russi sulle Lada Granta [10]. Su quelle stesse in cui, secondo l'apostolo, si possono tranquillamente mettere due sacchi di patate nel bagagliaio…

Così cosa aspetta?

Boris Tumanov
giornalista indipendente

22.05.2011

[1] Putin ha recentemente annunciato di voler fondare un “Fronte Popolare” che lo sostenga. Non si sa come questo si dovrebbe porre nei confronti del “partito del potere”, “Russia Unita”.

[2] Terra di cui si narra nei “Viaggi di Gulliver” di Jonathan Swift, i cui abitanti si dedicano solo a musica e matematica senza darvi applicazione pratica.

[3] Parole pronunciate da Putin durante il rapporto alla Duma sull'operato del governo nel 2010.

[4] Città della Russia centrale, la Gor'kij del periodo sovietico.

[5] In realtà due anni fa ne fu solo attestata l'autenticità.

[6] Agente della prima polizia politica sovietica (la ČK – spelling russo čė-ka – cioè Črezvyčajnaja Komissija po bor'be s kontrrevoljuciej i sabotažem, “Commissione Straordinaria per la lotta alla controrivoluzione e al sabotaggio”), per estensione “agente segreto”.

[7] Il crollo dell'URSS secondo Putin.

[8] “Che ci sia sempre il sole”, canzone dei pionieri (versione sovietica degli scout) degli anni '60.

[9] Eroe bolscevico senza macchia e senza paura del romanzo “Come si temprò l'acciaio” di Nikolaj Alekseevič Ostrovskij, a cui è stata addirittura dedicata una via di Mosca.

[10] Berlina economica della Lada.


http://matteobloggato.blogspot.com/2011/05/questo-punto-putin-mancava-solo-la.html

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