22 giugno 2007

A proposito di Putin (IV)

Putin ha acquisito un telefono con i documenti di copertura?

Secondo questi documenti Vladimir Vladimirovič[1] è un ingegnere militare

Problemi con la linea

Nel 2005 il presidente non aveva ancora un telefonino, ma nel 2006 esso (essi) già non funzionava(no)

Durante l’incontro con il ministro delle Tecnologie dell’Informazione e delle Comunicazioni Putin chiese se Rejman[2] avesse un telefonino. Sì, ho un telefono...” – rispose il ministro. In risposta, come riporta la ITAR-TASS, il presidente fece notare: “Io non ho neanche un telefonino”.

30.12.2005

“Ho molti telefonini, ma nessuno di essi funziona. Non ho semplicemente tempo per questo” <...> “Ci sono altri mezzi di comunicazione”.

25.10.2006 (durante una “linea diretta”[3])

Lettera aperta del reporter di cronaca nera S.Ju. Kanev
al Presidente della Federazione Russa V.V. Putin

Egregio Vladimir Vladimirovič!

Scusi lo stupido del sottoscritto! Metto sempre il naso dove non si deve. Fra l’altro, è colpa Sua. Beh, che bisogno c’era di parlare dei suoi cellulari. Avesse detto, toh, non ne ho mai avuti. O, male che vada, che ne ha, ma solo uno. Può capitare. Ma lei: certo che ne ho e anche più di uno!

Sarò sincero, la Sua ultima frase non mi ha dato. Già si aveva molta voglia di sapere: quanti cellulari può avere il presidente russo? Ma ecco che alle Tre Stazioni[4] sono comparsi dischi freschi di database. Beh, sa, quei dati che gli sbirri scaricano dalle proprie basi e poi vendono. Carichi un disco[5] del genere sul computer e hai la vita di qualsiasi persona sul palmo di una mano. Vuoi sapere dove risiede? – Prego... Se ha un’automobile? – Per l’amor di Dio… La quantità di telefonini? – Come sputare per terra… Beh, allora ho comprato un disco[6] del genere con i numeri e i cognomi dei proprietari di telefoni cellulari.

Non nascondo che, quando ho digitato sulla tastiera il Suo cognome, il Suo nome e il Suo patronimico[7], mi tremavano un po’ le mani e la fronte ha preso a sudarmi. Capisce, non ti immischi tutti i giorni nella vita privata del presidente.

Non l’avessi mai fatto! Ecco che sul monitor sono apparsi tre numeri

A quanto risulta, Lei ha acquistato un cellulare dal numero 695 ** ** quando era ancora a Piter[8]. Gli altri due (467 ** ** e 503 ** **) li ha acquistati a Mosca. E questo è ancora nulla, Vladimir Vladimirovič. Ma stando a questi dai, al momento di acquistare i telefoni Lei ha presentato tre documenti del tutto diversi. Per primo il passaporto[9] “nativo”, ancora sovietico XI-SV 783***, emesso il 12.04.72 10 dalla questura della città di Leningrado. Il secondo, pure da sovok[10], XII-VG 643***, emesso il 07.08.87 dalla sezione del ministero degli Interni dell’RIK[11] di Nytva[12] nella regione di Perm’. Il terzo telefonino è stato acquistato, stando ai dati, con il documento militare VP 047***, emesso il 25.06.88 dal VVISU (Vysšee Voennoe Inženerno-Stroitel’noe Učilišče[13]) della città di Leningrado.

Inizialmente non potevo crederci. Forse, pensavo, è una qualche coincidenza? Pochi Putin Vladimir Vladimirovič[14] hanno documenti diversi e si comprano tre cellulari. Ma ogni volta, digitando il luogo di residenza dell’acquirente, la “base” dava i Suoi vecchi indirizzi di Piter e di Mosca. Beh, ho pensato, c’ho azzeccato! Sono venuto a sapere un terribile segreto! Pare che il nostro Vladimir Vladimirovič non sia solo un agente segreto. E’ anche un ingegnere militare!

Le dico onestamente, compagno presidente, mi sono indignato! Perché, ci si chiede, questo fatto è stato nascosto al pubblico? Perché non lo ha indicato nelle note biografiche prima delle elezioni? Ho pensato perfino di fare una denuncia alla Commissione Elettorale Centrale[15]. E un’altra alla polizia.

Ma poi è passato da me un vicino. Fra l’altro, un ex poliziotto. Questi voleva davvero dare la caccia ai banditi ed ecco che lo hanno cacciato dagli organi[16]. Gli ho detto: dunque, le cose stanno così e così. E lui si mette a ridere e dice: “Che scemo matricolato[17] che sei! “Carte”[18] del genere le hanno tutti gli uomini dell’FSB[19]. Sono documenti di copertura. Il passaporto vero lo tengono sempre a casa. O in cassaforte in ufficio”.

Insomma, L’“ho beccata”, Vladimir Vladimirovič. Ho scoperto il suo “pezzo di carta”[20] segreto. Sono pentito. Ma è anche colpa Sua! Perché doveva parlare a tutto il paese dei suoi telefonini?
Quando database del genere si vendono ad ogni angolo...

Con le mie più sincere scuse,

Sergej Kanev, reporter di cronaca nera

P.S. Quasi me ne dimenticavo. Tutti e tre i telefonini sono fuori uso.

18.05.2007, “Novaja Gazeta”, http://novayagazeta.ru/data/2007/color18/05.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)



[1] A un russo con cui non si è in confidenza bisogna rivolgersi chiamandolo per nome e patronimico (sorta di peculiare cognome russo derivante dal nome del padre – anche il padre del presidente russo si chiamava Vladimir, perciò Putin si chiama Vladimir Vladimirovič).

[2] Leonid Dododžonovič Rejman, esperto di telecomunicazioni e ministro delle Tecnologie e delle Comunicazioni.

[3] Una di quelle trasmissioni televisive in cui Putin parla direttamente con i cittadini. Inutile chiedersi quali siano i criteri di selezione che permettono di parlare con il presidente russo in diretta televisiva…

[4] La piazza Komsomol’skaja (del Komsomol – cioè della KOMmunističeskij SOjuz MOLodëži, “Unione della Gioventù Comunista”) di Mosca è detta “Piazza delle Tre Stazioni” perché vi si trovano le stazioni dette “di Leningrado”, “di Jaroslavl’” e “di Kazan’”, così dette perché da qui partono i treni diretti principalmente verso queste tre città.

[5] L’autore usa il termine bolvanka, che in russo standard può indicare un modello, una testa da manichino, ecc., ma che nel gergo degli utenti dei computer indica un CD riutilizzabile.

[6] Vedi nota 5.

[7] Negli elenchi ufficiali i russi vengono indicati per cognome, nome e patronimico.

[8] Nome colloquiale di San Pietroburgo.

[9] In Russia non esistono carte di identità e il passaporto è utilizzato come documento di identità in tutti i casi.

[10] Sovok significa “paletta”, ma in Russia il termine indica i “sovietici”, da intendersi anche per nostalgici dell’Unione Sovietica. Il corsivo è mio.

[11] Rajonnyj Ispolnitel’nyj Komitet (Comitato Esecutivo Provinciale), in pratica il governo della provincia.

[12] Cittadina dell’estremo oriente della Russia europea.

[13] Istituto Superiore Militare di Ingegneria delle Costruzioni (il corsivo è mio).

[14] L’autore qui usa cognome, nome e patronimico al plurale (Vladimiry Vladimirioviči Putiny), ma in realtà solo i cognomi russi si declinano al singolare e plurale – e al maschile e femminile…

[15] L’istituzione russa che “vigila sulla regolarità” delle elezioni.

[16] Per “organi” in Russia si intendono gli organi del ministero degli Interni, cioè la polizia e (soprattutto) i servizi segreti.

[17] Nell’originale durilka kartonnaja (“scemo di cartone” – modo per dire con falsa pompa che qualcuno è un idiota totale).

[18] Nell’originale ksivy, che nel gergo della mala sta per “documenti falsi”, ma nel gergo giovanile sta per “documenti” in generale.

[19] Federalnaja Služba Besopasnosti (Servizio Federale di Sicurezza), l’erede del KGB…

[20] Letteralmente koročka (“piccola crosta” – nel linguaggio colloquiale sta per “diploma incorniciato”).


http://matteobloggato.blogspot.com/2007/06/la-russia-un-paese-
incredibile.html

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