27 novembre 2006

A proposito delle sette in Russia

STANNO INDUCENDO IN TRANCE IL NOSTRO PAESE
I tecnologi della politica e della spiritualità[1] operano nello stesso ambito

Un’epidemia di delirio dei più vari tipi e generi sta falciando la gente come l’influenza aviaria fa coi polli. Membri di “Scientology” in veste di commissione per i diritti dell’uomo vanno in onda su una delle più stimate emittenti radiofoniche di Mosca. Nella capitale settari indiani riempiono le sale di cinema prestigiosi e le loro videocassette e i loro libri si esauriscono rapidamente. A creare l’immagine del «resuscitatore di morti» Grabovoj ha contribuito a suo tempo una grande casa editrice russa, raccontando come quest’uomo miracoloso con l’aiuto di un cristallo magico arresti le esplosioni atomiche.
Probabilmente tutto si spiega facilmente con interessi commerciali – i «baroni della spiritualità» possono rendere bene, il loro business è fiorente, è richiestissimo. E’ tornato perfino Kašpirovskij[2] - eroe di barzellette vecchissime. Il palasport «Jubliejnyj[3]» di San Pietroburgo non è certo la stessa cosa che uno schermo televisivo in ogni casa, ma comunque anch’egli è di nuovo richiesto.
Stanno inducendo il nostro paese in trance?

Va in onda in diretta il programma televisivo «Pust’ govorjat[4]». Il conduttore Andrej Malachov annuncia: «L’ex defunto Filipčuk Boris Jaroslavovič[5]…».
Domanda dallo studio:
- Boris[6], quando è morto?
Risposta:
- Il 1 agosto del ‘96.
- Si ricorda di essere stato all’obitorio?
- Sì.
- E quand’è risuscitato?
- Sono risuscitato il 2 agosto del ‘96.
- Che ha provato quando è morto?
- Assolutamente niente.
- E quando è risuscitato?
-
Ho provato pace e tranquillitàà. Voglio salutare tutti voi, pace a voi[7]!
E pace alle tue spoglie[8], viene voglia di dire. Ma non ci sono spoglie, c’è davvero una persona, che conversa e assomiglia al defunto in modo stupefacente. Lì vicino siede Grabovoj e dice che, di conseguenza, chi si esprime contro i suoi insegnamenti è contro la vita. Ma anch’egli sembra un morto: non ha reazioni da vivo, non ha alcuna reazione! Quest’uomo parla come se per tutto il tempo si accendesse e si spegnesse: non risponde alle domande, non si arrabbia, non si irrita, non esulta, semplicemente porta avanti il suo monologo. Molto seriamente.
- Questa è chlestakovščina[9]! - gridano dallo studio. E risuonano anche altre analogie, più moderne: parlano della
МММ[10], dei voucher di Čubajs[11], della “Vlastilina[12]”. In generale il meccanismo è simile, ma qui si toccano tutt’altre corde della psiche umana, si fa un altro gioco, si promette un altro premio — non si tratta del benessere finanziario, ma di quello dell’anima.
Poi, durante la trasmissione, compare una donna che testimonia che, seguendo gli insegnamenti di Grabovoj, ha riportato in vita il marito morto. Qui si spiega: costei è un’attrice e l’uomo, che ha scritto un libro in favore di Grabovoj, è presente anch’egli e non è altri che un ex corrispondente della “Pravda[13]”, membro dell’Unione dei Giornalisti e dell’Unione degli Scrittori. Il politologo e studioso delle religioni Maksim Ševčenko[14] prende la parola e conclude:
- …Appaiono i contorni di un progetto affaristico: alcuni attori, alcuni redattori, gente che prepara il background…
E solo in questo momento mi viene in mente: queste cose «di carpino bianco[15]» sono già state nella nostra vita - ricordatelo!
Hanno già mercanteggiato il dolore e la sofferenza della gente come se fossero petrolio. Personalità politiche e partiti hanno ricevuto in cambio voti alle elezioni e i tecnologi della politica – “dolordollari[16]”. Subito dopo le esplosioni di Mosca in via Kaširka e in via Gur’janov è cominciata la seconda guerra cecena. Adesso è molto importante capire, cos’ha passato in quel periodo la maggioranza della popolazione del nostro paese.
Ricordate: la gente cambiò a vista d’occhio. Persone istruite, ritenute profondamente oneste dicevano che bisognava asfaltare la Cecenia. Nell’emozione condividevano il pensiero inoculato nella coscienza delle masse che i bambini ceceni sono futuri terroristi.
L’effetto di questa narcosi, certamente, è passato alla svelta, la “dose cecena” oggi non è più sufficiente, ma per le persone che si sono abituate alla manipolazione, alla rapida soluzione di qualsiasi problema, è impossibile lottare da sole con la crisi d’astinenza.
Dice un vecchio adagio: a grandi sconfitte e disfatte ci si avvicina a piccoli passi. E se i piccoli spostamenti e mutamenti vengono programmati da qualcuno, vengono organizzati in un sistema coerente, l’uomo cambia qualitativamente senza percepirlo.
- Qui è necessaria una perizia psicologica e psichiatrica, - dice nella stessa trasmissione con Grabovoj il noto psichiatra indipendente Jurij POLIŠČUK. - Io faccio un’ipotesi: un uomo non del tutto sano di mente con una certa istruzione, che si è creato per primo un sistema delirante, ha plagiato una grande quantità di persone. E anche i resoconti di queste persone testimoniano il loro stato di plagio psicologico…
Poco dopo grida:
- Pubblicità di occultismo, mistica, sensitivi! E’ ora di cessare di occuparsi di questo, perché sta arrivando un’epidemia psicologica di massa.
Oggi la gente stessa cerca chi li aiuti a togliere il malocchio e ad asfaltare il nemico. L’offerta è perfino inferiore alla richiesta.

– E’ facile manipolare persone profondamente traumatizzate, - mi ha detto dopo la trasmissione Maksim ŠEVČENKO. - Per me tra i tecnologi della politica e Grabovoj non c’è praticamente alcuna differenza. Tranne il fatto che i primi sono più abili del secondo. Ma operano nello stesso ambito, anch’essi dividono la popolazione del nostro paese. Non permettono di elaborare il dolore, mentre questo è il più importante processo psicologico interiore sia per il singolo sia per tutta la nazione. Si parla dei bambini morti a Beslan – questo è indubbiamente un lutto. Ma non si parla di decine di migliaia di bambini di diverse etnie uccisi e mutilati nella repubblica di Cecenia. E il nostro atteggiamento verso di loro è quello che si ha non per i cittadini del proprio paese, ma per quelli di un paese nemico. Questo atteggiamento è stato costruito a Mosca dai “Grabovye[17]” del Cremlino.
- Ma quello che si costruisce oggi, viene offerto con una qualche intenzionale sciattezza, appare mostruoso e assurdo, cucito grossolanamente. Si ha la percezione che la roba esoterica da un lato e gli onnipotenti partiti e movimenti sociali dall’altro procedano secondo lo stesso modello: faccio tornare tuo marito, vado in astrale, riporto in vita i morti – questa è una semplificazione intenzionale. Ma prendete per esempio il lessico del movimento «Naši[18]» o i commenti dei programmi di attualità o di «analisi» - è lo stesso «astrale»… Perché questo funziona proprio oggi?
- Quando si ha una perdita del senso delle cose, al suo posto interviene una tecnologia delle motivazioni inventate[19]. Funziona perché la crisi del pensiero progettuale ha raggiunto il suo apogeo. Le speranze della perestrojka si sono mutate in un bluff, in stragi sanguinose, in una guerra decennale, in una stratificazione socio-economica. Nello schema in cui il nostro paese esiste adesso, esso non ha futuro. E la mancanza di un progetto per il nostro comune futuro si maschera nella tecnologia dei simulatori, che, indubbiamente, utilizzano un altro tipo di metodo. Alla gente danno dei punti chiave mitologici: la Grande Vittoria, il grande paese, la morale e il costume, la necessità di contrapporsi all’Occidente. Qual è la differenza tra la vita reale e quella virtuale? E’ tutta qui: abbiamo avuto una Grande Vittoria[20], un grande paese e, probabilmente, bisogna contrapporsi in qualche modo all’Occidente, ma, d’altra parte, il paese e la Grande Vittoria avevano un lato oscuro[21] e dall’Occidente c’è di che imparare. Ma i pastori conducono il proprio gregge, in primo luogo non permettendogli di riflettere e in secondo luogo – sempre al macello.
- Forse il fatto è che sempre più persone si sentono estraniate dalla vita in un non essere psicologico? Non è per loro che «suona la musica, brillano gli occhi[22]…». Anche il sistema di valori è nettamente mutato: una persona che fa qualche lavoro significativo è un perdente nei confronti di chi s’impossessa rapidamente dei suoi risultati visibili e fa pubblicità a se stesso. E forse la via di fuga per molti è emigrare in questo astrale?
- La mancanza di vie per costruire il futuro porta sempre la gente al collasso psicologico e intellettuale, fa perdere di senso alla realtà. Allora lo schema mitologico, le illusioni diventano più importanti della vita. E
una tossicodipendenza politica e sociale. Le persone che marciano, quelle per cui sono sufficienti dei feticci, non sono persone, ma materiale umano. Domani li manderanno a morire per un nuovo Stalin, per Grabovoj. O per dei motivi che inventerà qualche altro Grabovoj, con la sola differenza che sarà direttamente al servizio del potere – là ci sono molti “Grabovye” produttori di motivi.
Questo business è condotto consapevolmente in un ambito letale per la gente. La vita si può riempire di amore, speranza, amicizia[23], ma si può anche riempire di allucinazioni…

Alla fine del programma televisivo Andrej Malachov, coprendo con la propria voce il grido del pubblico più rumoroso che abbia probabilmente mai avuto, si è rivolto direttamente a Grabovoj. Ha detto che, se non avesse avuto a cuore il posto di lavoro, lo avrebbe colpito subito, in diretta. Cioè in qualche modo l’ha colpito – moralmente. Ma il canale per cui lavora Malachov[24] quasi tutti i giorni ci mostra immagini di eliminazioni[25] di terroristi. L’avete notato?
Questo succede quasi tutti i giorni: nel centro di qualche città del Caucaso settentrionale c’è uno scontro armato, obbligatoriamente prende fuoco una casa e i militanti vengono eliminati. Semplicemente –

come conigli verso un pitone[26] - i militanti vanno nel centro delle città, si piazzano, armati fino ai denti, nei soliti appartamenti e attendono il blitz. Di questo soggetto farei un singolare test sulla presenza in ognuno di noi dell’immunità a diversi tipi di tecnologie. Se guardando quanto sopra in un notiziario, ricevete ogni volta il segnale che vi stanno difendendo efficacemente, che sta andando avanti una lotta pianificata e sistematica al terrorismo, perché i militanti vengono uccisi a gruppi come i polli malati d’influenza, siete potenziali adepti di qualche culto[27]. Non importa quale – sociale, politico, religioso…
Probabilmente non ci resta che aggrapparsi, come sempre, solo al semplice razionalismo e alla conoscenza dell’oggetto. Come “vaccino” spirituale si possono leggere, per esempio, tali messaggi: “Quando incontrate la persona più amichevole che abbiate mai conosciuto, che v’introduce nel più amorevole gruppo di persone che vi siate mai immaginati e trovate il suo capo la più ispirata, premurosa, compassionevole e comprensiva persona che abbiate mai incontrato, e poi vi spiegano… che la causa della comparsa del gruppo è qualcosa, la cui realizzazione non avreste mai osato sperare; e tutto questo sembra troppo bello per essere vero, significa, probabilmente, che è troppo bello per essere vero! Non scambiate la vostra cultura, le vostre speranze e le vostre aspirazioni con una corsa dietro all’arcobaleno” (dalla lettera aperta di Jean Mills, ex adepta del culto del “Tempio del popolo” rimasta vittima della tragedia di Jonestown, quando 911 persone, tra adulti e bambini si suicidarono o furono uccisi).

Galina MURSALIEVA, osservatrice della “Novaja Gazeta[28]
13.10.2005, “Novaja Gazeta” (traduzione e note di Matteo M.)



[1] Traduco come posso i neologismi Polittechnologi e spirittechnologi, probabilmente inventati ad hoc.

[2] Anatolij Kašpirovskij, che, dopo esser diventato famoso negli anni ’90 per le sue presunte facoltà extrasensoriali, è riuscito anche a farsi eleggere alla Duma di Stato, la camera bassa del parlamento russo.

[3] “Del Giubileo”, dedicato cioè a un anniversario non meglio specificato.

[4] “Che parlino pure”.

[5] I russi si presentano o vengono presentati con cognome, nome e patronimico (sorta di primo cognome formato sul nome del padre; ad esempio se Ivan Ivanov da a suo figlio il nome Pavel, questi si chiamerà Pavel Ivanovič Ivanov).

[6] L’interlocutore è un po’ scortese, poiché i russi con cui non si è in stretti rapporti vanno chiamati per nome e patronimico; avrebbe dovuto chiamare l’“ex defunto” Boris Jaroslavovič.

[7] E’ forse volutamente che l’ex defunto parla come Gesù risorto nel vangelo di Giovanni (capitolo 20, versetto 19)?

[8] Augurio laico tipo “ti sia lieve la terra”.

[9] Cioè una fanfaronata simile a quelle di Chlestakov, eroe della commedia L’ispettore generale di N.V. Gogol’, che viene scambiato per un ispettore generale inviato dallo zar e approfitta della situazione (il rilievo grafico è mio).

[10] La “società per azioni” fondata nei primi anni ’90 dall’avventuriero Sergej Mavrodi, che truffò migliaia di russi.

[11] Anatolij Čubajs, ministro dell’Economia all’epoca di El’cin, promosse l’acquisto di voucher (sorta di azioni delle aziende di stato privatizzate), che divennero ben presto carta straccia.

[12] Altra società-truffa fondata da tal Valentina Solov’ëva.

[13] “La Verità”, in epoca sovietica il quotidiano che riportava i comunicati ufficiali (poiché il giornale d’informazione ufficiale si chiamava Izvestija, “Le Notizie”, circolava la battuta: “Non ci sono verità nelle “Notizie” e non ci sono notizie nella “Verità””).

[14] Qui e in seguito i rilievi grafici sono dell’autrice.

[15] Gioco di parole intraducibile tra grabovyj, “di carpino bianco (albero affine al nocciòlo)” e Grabovoj.

[16] L’autrice allude ovviamente ai “petroldollari”.

[17] Plurale di Grabovoj (moltissimi cognomi russi si declinano come aggettivi).

[18] “I nostri”, movimento giovanile che sostiene Putin e che si caratterizza per metodi quanto meno discutibili: propugna idee nazionaliste, addita come “fascista” chiunque sia inviso a Putin (dal capo dei guerriglieri ceceni Basaev ai suoi avversari politici) e non disdegna neanche la violenza.

[19] Maksim Ševčenko, a differenza di Andrïj, non punta mai direttamente a rete... Ma mi pareva di mancargli di rispetto, semplificando le sue valide quanto contortamente espresse argomentazioni.

[20] Credo che parli di quella sulla Germania nazista, di cui recentemente è stato festeggiato il 60° anniversario.

[21] Credo che parli del totalitarismo sovietico.

[22] Citazione della canzone Arlekino (Arlecchino) di Sergej Šiškov, ben nota in Russia.

[23] Se non fosse per l’amicizia parrebbe l’elenco invertito delle virtù teologali… In russo “carità” e “amore” si esprimono con lo stesso termine.

[24] Si tratta del canale di Stato ORT (Obščestvennoe Rossijskoe Televidenie, “Televisione Sociale Russa”).

[25] A proposito delle uccisioni di terroristi (o presunti tali) in Russia si usa quasi sempre il termine uničtoženie, letteralmente “annientamento”.

[26] Paragone singolare, ma calzante.

[27] Si potrebbe fare un esempio analogo con le frequenti analoghe semplificazioni di vicende più vicine a noi. Siamo adepti potenziali di qualche setta?

[28] “Giornale Nuovo”, una delle poche voci indipendenti rimaste in Russia (http://2005.novayagazeta.ru/nomer/2005/76n/n76n-s00.shtml).

Nessun commento: